martedì 11 novembre 2008

L’Infermiere e la cura dei saperi

I lavori della 3° Sessione infermieristica del VIII Congresso Nazionale SITIP 2008

L’infermiere, per erogare delle prestazioni responsabili e scientificamente corrette, utilizza strumenti operativi che garantiscono uno standard condiviso ed omogeneo per pianificare, organizzare, gestire e valutare il proprio operato, si basa sulle evidenze scientifiche, applicando il metodo dell’Evidence Based Nursing, e pone maggiore importanza ad occasioni di benchmarking. Questa visione alquanto tecnicistica si fa forte dell’orientamento della nostra professione verso le teorie naturalistiche, empiriche, ma si integra, nel contempo, con palese approccio alle teorie ermeneutiche in quanto il prendersi cura significa prendere in considerazione la persona nella sua globalità. Il nursing pediatrico è particolarmente orientato verso l’approccio globale, in cui l’interesse si focalizza intorno alla variabilità culturale delle pratiche materiali e simboliche che riguardano la crescita e lo sviluppo del bambino, il periodo pre- e post-partum, la salute materna, la nascita e l’esperienza sociale e culturale della maternità e paternità[1]. A questa variabile culturale si aggiungono delle specifiche variabili professionali come l’accertamento del bisogno (olistico), le prestazioni professionali (tecnicistico), i concetti di lavoro e di professione infermieristica, nonché di auto- ed eteropercezione professionale (etico-bioetico). Prendersi cura” del paziente è la visione dell’assistenza infermieristica e come tale è l’esito pratico di un insieme di saperi di cui occorre avere cura[2].


Klaus Peter Biermann

[1] Cozzi D, Nigris D. Gesti di Cura. Torino: Coop. Colibrì; 2003.

[2] Manara DF. Un grimaldello per scardinare le nostre gabbie mentali: la filosofia delle cure. In: Atti del Congresso dell’Associazione Svizzera Infermiere\i. Nuove formazioni – conoscenze in espansione; Lucerna , 2006, 16 maggio.

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